CATEWEB - Storie originali da una tipa originale

Ciao benvenuti nel mio sito blog! Mi presento. Sono Caterina e vivo in un piccolo paese in provincia di Napoli. Purtroppo sono molto distratta, per cui mi capita spesso di fare delle emerite figuracce che invece di nascondere al mondo ho deciso di pubblicare. Sono storie divertenti e originali. Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate... scrivetemi !

sabato 30 dicembre 2006

Gli occhiali da sole sono tutti uguali

Ero uscita con il medico a fare delle visite col camper.
Per aiutare il medico e velocizzare i tempi facevo ai dipendenti il visiostest cioè con un apparecchio misuravo loro la vista, ma nel frattempo mi guardavo intorno perchè non trovavo i miei occhiali da sole.

Era circa mezz'ora che tra una visita e l'altra e durante esse, cercavo questi occhiali quando entra un altro cliente.

Doveva fare anche lui il visiotest e poggia i suoi occhiali da sole sul tavolo.

Io come al solito ero distratta a cercare i miei e non mi accorgo del suo gesto così mi seggo per fargli il visiotest.
Quando mi siedo e vedo i suoi occhiali li scambio per i miei e penso:
"Eccoli sono lì. Come ho fatto a non vederli prima? Finalmente li ho trovati e non devo coinvolgere il medico a cercarli come ho già fatto in passato con l'agenda, occhiali, cartelle etc. Ora che li ho trovati devo cercare di non perderli ma come farò?"

Ed ecco che mi viene il lampo di genio prendo gli occhiali del dipendente, scavalcandolo quasi, e li metto tra i capelli, soddisfatta e sicura che non potranno più sfuggirmi nè andare persi almeno per quella mattinata.
Il dipendente mi guarda con aria strana ma non dice nulla e io continuo a fare il visiotest.

Al termine del visiotest vedevo che il dipendente stentava ad andarsene e mi stavo innervosendo visto la folla di persone ancora in attesa.
"Ok abbiamo finito"
E lui mi guardava
(Ma cazzo non capisce?)
"Vediamo se ha firmato; ok tutto a posto. Può andare"
E lui "Gli occhiali?"
E io che non capivo ancora a cosa si riferisse (Ma cazzo mi ha preso per oculista? Ora devo guardare pure il test com'è andato con tutta 'sta gente?)
"Gli occhiali possono aspettare. Vede 10/10" (E ora te ne vai cazzo?)
E lui insistente : "I miei occhiali"
E io ormai al limite della pazienza: "Ma quali occhiali?
E lui: "I miei occhiali da sole"
E io (cazzo questo è peggio di me è stato pochi minuti e non sa dove ha messo gli occhiali)
"Dove sono mi scusi? Si ricorda dove li ha messi?"
"Ce l'ha lei in testa"

Io volevo morire anche perchè nel frattempo era entrato il medico che mi ha detto disperato:
"Ma come devo fare con te?"

e mentre glieli ridavo pensavo " E i miei che fine hanno fatto?"

Ci si può dare fuoco per prendere l'acqua? io ci sono riuscita

Mercoledì mi chiamano dicendo che dovevo fare un prelievo di acqua su una Nave, per l'analisi della potabilità. L'anno scorso ho fatto sulla stessa nave le analisi sulle superfici e quindi conoscevo bene lo chef della nave.

Sono entrata nel porto superando tranquillamente il posto di blocco per le macchine non autorizzate ma poco dopo mentre giravo all'interno di esso, per raggiungere il cantiere dove era ferma la nave, mi ha fermato la finanza del porto ed ero:
- senza permesso
- senza patente
- senza carta d'identità.
Naturalmente viaggiavo senza queste due ultime cose da giorni (avendo cambiato borsa) e secondo me ci avrei viaggiato per mesi se la guardia di finanza non mi avesse fermato!
Cmq dopo aver rivoltato la borsa, la guardia mossa a pietà mi ha lasciato andare.

Arrivata sulla nave lo chef mi riempe dei soliti complimenti.
E davanti ad un caffè tengo una riunione improvvisata insieme anche al I ufficiale su come implementare l'haccp per il 2006.
Poi chiedo di andare in bagno. E lo chef mi accompagna in una cabina. Entrata in cabina vado nel bagno e dato che non trovo l'interrutore faccio la pipì nel buio più totale tastando nel buio dove era il vaso (non si vedeva nulla non essendoci oblò nel bagno). Lo scarico non lo trovo e quindi all'uscita mi limito a chiudere la tavoletta.

Torno in cucina e mi preparo per prendere il campione d'acqua. Lo chef continuava nel frattempo a riempirmi di complimenti per la mia professionalità.

Per lavorare in ambiente sterile faccio 2 cose in genere:
- mi bagno le mani con l'alcol
- con l'accendino sterilizzo il rubinetto.

Purtroppo ho fatto le 2 operazioni in quest'ordine e hanno preso fuoco le mie mani!
Sono entrata nel panico e ci ho soffiato sopra, mentre il cuoco urlava "Presto sotto l'acqua!" E io a continuare a soffiare e a saltare per la cucina mentre il fuoco uscia da entrambi le mani. Tutto questo davanti a mezzo equipaggio. Fortunatamente l'equipaggio è per la metà indiano e avrà pensato a qualche rito particolare.

Il fuoco, anzi i 2 fuochi (uno per mano) , si sono estinti dopo pochi secondi di panico. Ma mi sono spaventata perchè le mani dopo mi bruciavano. Per una
cazzata di questa potevo perdere il clienti, a parte che ustionarmi.
Ho cercato di sdrammatizzare dicendo che ora le mie mani erano di sicuro
sterilizzate ma volevo morire di vergogna e soprattutto mi veniva da ridere.
Fingevo noncuranza ma ad un certo punto non sono riuscita a non dire che mi bruciavano le mani da morire. E mentre mi intratteneva l'ottimista direttore di macchina con la frase: "c'è un ragazzo morto così!", lo chef è andato a prendere il Foille dalla cassetta di pronto soccorso e l'ha spruzzato sulle mani.

Nel frattempo è arrivato il I ufficiale che al racconto dell'episodio si è sforzato (senza riuscirsi minimamente) a non ridere.

Poi mi hanno accompagnato fuori dalla nave per accertarsi che non inciampassi, dato che stavano facendo i lavori e io avevo una certa urgenza a scomparire dalla loro vista, mentre cercavo un metodo per non tornare a portare i risultati ("Avete un fax?" "Faaaaax? Su una nave?""Conoscete il tal ingegnere? Lo vedete? Può portare lui i risultati?" "Perchè?" e via discorrendo).

Lunedì tornerò sulla nave perchè quelle cazze di analisi non sono uscite bene dato che non mi sono accorta che praticamente l'acqua prelevata era gialla e aveva anche sedimentato durante il trasporto in laboratorio!

Questa volta starò lontano dall'alcol.

Omonimie

La settimana scorsa ne ho fatta una delle mie. Per lavoro avevo consegnato dei documenti al borgo oreifici a Napoli alla Ditta Esposito Luigi, ma mi ero dimenticata di restituirgli una cosa; per cui torno la settimana successiva per ridargliela. Sul plico non c'era l'indirizzo ma io orientativamente mi ricordavo dove era.

Comunque entro nel vicoletto che credevo fosse il suo e chiedo a dei signori al bar la Ditta Esposito Luigi e loro mi indicano che era lì a 10 mt. Ora io che ne sapevo che nel vicoletto a fianco ci fosse un'altra Esposito Luigi e che era (naturalmente) quell'altra quella giusta?

Mi reco davanti alla porta che era chiusa, un po' perplessa perchè l'entrata effettivamente non me la ricordavo così.
Erano le 13.40 e c'era scritto che avrebbero riaperto alle 14.30. Non potevo aspettare così come una cretina con il furgone aziendale parcheggiato di lì a 500 mt nelle strisce blu sz grattino perchè il barista di fronte mi aveva assicurato che a quell'ora non mettevano le multe.
Non potevo neanche sapere che il "mio" Esposito Luigi non chiudeva, invece, per pranzo e bastava semplicemente girare l'angolo per trovarlo.

Cmq dopo aver bussato invano, si avvicina a me il tizio che mi aveva dato l'indicazione, dicendo che era abitudine loro mangiare dentro e quindi di insistere.
Insistiamo ma sz risultato, lui si offre di prendere lui in custodia il plico ma io gli dico che sono cartelle sanitarie e che non gliele posso lasciare.
Cmq tanto facciamo che quasi battendo giù la porta riusciamo a farci aprire.
Si avvicina a me un giovanotto, mai visto prima (io penso che era un commesso che non avevo notato la volta precedente). Anche il locale sembrava diverso. Mi ricordavo la volta precedente (la settimana prima non 10 anni prima) di aver salito delle scale che ora non vedevo.
Lui mi guarda perplesso ancora col boccone in bocca. Il signore vicino a me si scusa per aver disturbato ma gli dice che dovevo solo consegnare e rivà al bar.
Io gli faccio vedere il plico e gli dico :"Noi abbiamo fatto le visite mediche. Si ricorda?" Silenzio tombale, solo lo sguardo un po' perplesso. Mi sembrava ad un certo punto di parlare con un demente, perchè non capiva, non ricordava.
E io di nuovo, scandendo le parole" Noi abbiamo fatto le visite mediche, voi prima eravate con il Centro Beta, queste sono le cartelle che ci avete dato del Centro Beta".
E lui sempre quel cazzo di sguardo perplesso.
E io : "Qui è Esposito Luigi?" e Lui : "Sì" E io : "Queste sono le cartelle che ci avete dato e noi vi restituiamo!"
E lui: "Quindi quando me lo chiederanno io cosa devo dire?" E io (ma chi cazzo mi doveva capitare oggi, non capisce proprio, non si ricorda niente): "Visite mediche".
Lui si era quasi convinto dopo le mie insistenze di aver fatto le visite mediche ma quando io per farmi capire meglio indico il nome delle due persone che avevano effettuato le visite, lui si ritrare dicendo di non conoscerli.
E io: Forse non ci sono adesso ma prima c'erano e lui: "Non li ho mai sentiti".
Mi giro di nuovo attorno e faccio la domanda che dovevo fare dall'inizio: "C'è un altro Esposito Luigi in zona?" E lui: "Dietro l'angolo"

Mortificata di aver sfondato quasi una porta a cazzotti di aver disturbato lui che mangiava me ne vado, non senza fermarmi dal signore al bar spiegando l'equivoco.
Come giro l'angolo trovo il ragazzo di Esposito Luigi (quello giusto quella volta) seduto sul motorino che mi fa un sorriso e mi dice: "Che ci fai da queste parti?" E io penso: Sì è lui quello giusto! Mi conosce! Sa chi sono!
Così gli consegno le cartelle e vado via.

Alla prossima!

Tutti dicono che so guidare il camper ma errano

Io lavoro per una società che fa medicina del lavoro e mi divido tra ufficio e assistenza dei medici per le visite e a tal proposito posso dirvi che ormai parlate con una vera camio.. ehm camperista.
Ecco qui il motivo:
Quando fu deciso in azienda di prendere il camper,come unità mobile per le visite, allora (era ottobre) ero l'unica dipendente e mi chiesero: "Te la senti di guidare il camper?" E io: "Sì è come una macchina più o meno"
La sera quando lo dissi al mio "allora" fidanzato (mi ha lasciato da meno di un mese a 4 mesi dal ns matrimonio) lui scoppiò a ridere della mia risposta e mi disse "Ma sei impazzita? Tu sei una tragedia con le manovre della macchina: liev' man'"
Effettivamente io ancora non ho capito bene il meccanismo del parcheggio della macchina tanto che a volte dopo un paio di tentativi e le macchine che suonano dietro, rinuncio a parcheggiare; senza poi considerare la retromarcia in cui ho serie difficoltà a capire come raddrizzare e mantenere le ruote dritte per più di 10 cm.
Per cui al riproporsi della domanda il giorno dopo dissi: "Se guido in autostrada va bene ma per le manovre...."

Poi a novembre fu presa la nuova ragazza, Niki: più brava e sicura nella guida, per cui tutti riponevo la loro fiducia in lei nella guida del camper e dicevano che prima o poi anche io avrei imparato. Ed io ne ero felicissima: non mi andava proprio questa responsabilità.

Giovedì scorso finalmente il camper era pronto a Madonna dell'Arco e io, Niki e Peppe (il mio datore) andammo a prenderlo. Al momento di salire per portarlo all'autorimessa a Portici io mi offrii di portarlo. Premessa: io lo feci perchè avevo organizzato al porto delle visite il venerdì, cioè il giorno dopo, e avrei dovuto portarlo, per cui volevo prendere un po' la mano se no mai mai mai e poi mai mi sarei sognata di offrirmi addirittura per guidarlo.

Questa mia iniziativa spontanea è stata vista dalla società come una presa di posizione per far vedere a loro la mia sicurezza e scioltezza e per dimostrare che ero in grado di portare questo ed altro e quindi un atto di coraggio non indifferente. Secondo loro ci tenevo ad essere IO la PRIMA della società a guidare il camper della salute! Cosa che assolutamente non volevo intendere e che quando mi hanno complimentato, ho dovuto fare uno sforzo per nn contraddire tanto era l'assurdità (naturalmente non ho contraddetto).

Cmq salgo quasi tremante (ma quale sicurezza hanno visto?) sul camper alto 3.5 m, lungo 6m e largo nn so quanto e mi seggo. Accanto a me c'era Niki.
Peppe guidava la macchina con cui eravamo arrivati.
E ci incamminiamo vs Ercolano.1° tappa benzinaio e 1° manovra perchè per far passare Peppe davanti mi butto in un parco senza uscita. Nel camper nn si vede nulla dietro, visto che c'è la parete, e a ds si vede male, visto che è molto largo, per cui Niki ha dovuto guidarmi per la manovra. Poi benzina, superstrada, autostrada, uscita Portici, urto dello specchietto nn so dove, che se ne rientra, parcheggio del camper.
Peppe: "Allora Cate come va? Dalla macchina ti ho visto sicura! Per questo sono uscita a Portici, dove c'è qc strettoia, e non a Torre del Greco, uscita più larga ma più lontana"
Io (che pensavo: "ma vaffanculo! ma che cazzo nn vede che sto ancora tremando, ma ancora con un briciolo di orgoglio :meno male che ho rimesso a posto lo specchietto e nn se n'è accorto! ):"E' facile più o meno come una macchina" E lui, cosa assurda CI HA CREDUTO! HA CREDUTO CHE PER ME FOSSE SEMPLICE GUIDARE IL CAMPER!

E così il giorno dopo vado con il medico alla volta del Porto di Napoli. Sbaglio strada praticamente fin dall'uscita dell'autorimessa e il medico è dovuto scendere bloccare tutto il traffico per farmi fare la manovra, emozionato di fare 'o gualione ro' camperista.

Lui è un tipo entusiasta e , cosa principale si fotteva della paura di guidare lui, tanto che quando gli hanno chiesto della mia guida lui ha detto: Caterina va benissimo, per lei il camper nn ha segreti.

Per cui in due giorni è nato il mio MITO. Miriadi di complimenti e strette di mano da tutto l'ufficio.
Per cui anche sabato ho accompagnato il medico a Pozzuoli e dato che il medico ha ribadito la mia bravura nessuno mi ha chiesto come mi ero trovata dando per scontato la mia abilità nel destreggiarmi.

Lunedì ho accompagnato un altro medico ed è andato tutto bene.E così stamattina in cui avrei potuto riposarmi perchè Niki avrebbe dovuto per la prima volta accompagnare il medico a fare le visite (da premettere che Niki guida molto meglio di me la macchina): i miei capi non si sono sentite di lasciarla sola col camper e hanno chiesto a ME di accompagnarla e di supportarla nel caso nn fosse riuscita a guidare il camper!!!!!!!!!!!!!
E poi sempre a ME hanno chiesto un mio giudizio sulla sua guida.
Peppe ha detto: Allora Cate come va Niki? Ci è riuscita o ad un certo punto sei dovuta intervenire TU?"
E io (Ma siamo impazziti: ma cosa si è fumato?): "Tutto bene ha guidato lei tutto il tempo: può andare"

Il medico poi mi ha detto, a telefono, che io sono più sicura di Nicki alla guida.
Lui mi ha visto alla IV guida e ha visto Nicki alla I guida; poi io conoscevo la strada da percorrere a Nicki la dicevamo noi . Cmq affermando anche lui questo il mio MITO INVECE DI RIDIMENSIONARSI SI E' ULTERIORMENTE RAFFORZATO e tutti chiedono consiglio a me sul modo di guidarlo.

Ora dico io: ma è vero proprio che il mondo funziona alla rovescia dato che ancora oggi ho trovato difficoltà a parcheggiare la mia macchina, come possono pensare che sono una camperista esperta prossima a cimentarmi con i camion autoarticolati?