CATEWEB - Storie originali da una tipa originale

Ciao benvenuti nel mio sito blog! Mi presento. Sono Caterina e vivo in un piccolo paese in provincia di Napoli. Purtroppo sono molto distratta, per cui mi capita spesso di fare delle emerite figuracce che invece di nascondere al mondo ho deciso di pubblicare. Sono storie divertenti e originali. Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate... scrivetemi !

lunedì 21 maggio 2007

Aggancio in strada

Stamattina sono uscita da casa per andare a Portici ancora mezza assonnata con le occhiaie sotto agli occhi (più del solito). Insomma facevo più schifo del solito.
Mentre percorro l'inizio di via B.Cozzolino c'era una macchina che stava per immettersi in strada, io la sorpasso e lei si mette dietro di me. Dopo un po' vedo che questa macchina in cui c'era un ragazzo cerca di accostarmi.
Io penso che voglia sorpassarmi anche se mi sembra strano dato che la strada è scorrevole e ci sono macchine davanti a me. Comunque rallento, lui mi accosta e mi guarda ma non mi sorpassa.

Io penso: sono due le possibilità:
1) questo tizio si è incazzato perché voleva che io lo facessi passare quando si è immesso sulla strada e quindo vuole sorpassarmi semplicemente per sfregio.
2) questo poveraccio voleva sorpassarmi ma guardandomi bene in faccia gli è venuto un colpo, si è spaventato e ha deciso di desistere, in preda ad un brutta sorpresa.

Naturalmente le due ipotesi non si escludevano a vicenda e potevano essere vere entrambe.

Tenta di nuovo di accostarmi, a destra questa volta, io rallento cerco di non girarmi di nuovo per non fargli venire un altro colpo ma sento che lui mi parla. Mi giro, apro il finestrino e sento che lui mi dice: "Io sono Massimo, come ti chiami?". Io lo guardo attonita: non è possibile voleva agganciarmi!
Io gli dico: "Sono Caterina". Il tutto fatto con le due macchine che camminavano affiancate. Dopodiché uno stuolo di macchine ha iniziato a suonarci dietro e lui si è rimesso dietro e mi ha seguito. Ogni volta che una macchina si interponeva tra le nostre, lui come un pazzo la sorpassava e me lo ritrovavo sempre dietro che continuava a farmi i gesti per farmi accostare e mi faceva segno di scrivergli il mio numero di telefono.
Io lo guardavo dallo specchietto e ridevo da sola in macchina con lo stereo a tutto volume, mentre lui mi suonava col clacson ogni 5 secondi. Ad un certo punto spinta dalla curiosità di sapere chi fosse e perché faceva questo proprio con me, mi accosto vicino alla polizia di Portici e aspetto che parcheggi dietro di me. Scendo dalla macchina e aspetto che anche lui scende.

Era un tizio più o meno dell'età mia o poco di più, capelli lunghi e lisci, magrissimo e con l'aria un po' da tossico (non credo però lo fosse poi non lo so). Io non parlo, non so che dirgli e lui mi fa."Scusa come ti chiami, non ti ho sentito prima"
"Mi chiamo Caterina"
"Piacere (mi stringe la mano) io sono Massimo"
Io lo guardo sorridendo (mi faceva ridere tutta la situazione) aspettando mi illuminasse e lui continua:
"Abbiamo gli stessi orari e facciamo parte della strada assieme tutte le mattine"
Io (che non sapevo che cazzo dire mentre pensavo che due erano le cose da fare da oggi in poi o cambiare strada o orario. ) "Hai riconosciuto la macchina?"
Lui: "No, ho riconosciuto te! A volte ti ho incontrato mentre stavo sulla moto solo che è la prima volta che ho deciso di parlarti. Mi devi scusare come sto vestito sto andando a lavoro. Poi entra in macchina ed esce con un fogliettino: "Ecco questo è il mio numero di telefono, ti avevo preparato questo foglietto e te l'avrei lanciato in macchina se non ti fossi fermata".
Io lo continuavo a guardare e ridevo, Poi lui ha fatto:" Sei fidanzata?"E io che non so mentire "No"
Lui: " A me piacciono le ragazze come te (e io che pensavo :ma chi t'sap'?). Tu non sei sofisticata: si vede non ti trucchi; tu lavori da queste parti?"
Io:"Sì lavoro all'università"
Lui (avrà pensato come sguattera visto com'ero preparata):" Io faccio l'elettricista e sto lavorando in una banca in via ..(non mi ricordo): mi hai fatto fare tutta questa strada in più per seguirti! Mi dai il tuo numero di telefonino?"
Io (che non avevo intenzione di rivederlo più)"Ti chiamo io!"
Lui di nuovo : "Sei fidanzata?"
Io di nuovo che non so mentire e pentendomene subito dopo:"No"
Lui : "Mi dai il tuo numero di cellulare?"Io gli do il numero di telefonino dei miei che è sempre spento.
Lui: "Quando posso chiamarti?"
Io:" Dopo le 21 lo accendo (ch' pall')"
Lui:"Che ne dici se ti chiamo per un caffè, per uscire insieme. Ti piace la moto?"
Io "Sì molto (questo è vero)"
Lui: "Allora ti passo a prendere in moto"
Io (non riuscivo a mentirgli così spudoratamente: me ne dovevo andare):"Adesso devo andare proprio"
Lui: "Allora ti chiamo: ci sentiamo così usciamo sabato, domenica..."
Io :"Va bene, ciao"
Sono rientrata in macchina mentre lui continuava a sorridermi e a dirmi che mi avrebbe chiamato.
Da lunedì in poi dovrò scendere da casa ultratruccata, cambiare macchina, orari e strada. Penso basti, no?
Non mi è mai capitata una cosa del genere e non immaginavo di avere un fannella strada per andare all'università.

mercoledì 16 maggio 2007

continuo ad ingrassare



Tra poco chiederò l'elemosina; non riesco a mettermi a dieta per cui ho iniziato il fioretto del cioccolato a maggio. Sto cmq ingrassando ma per fine mese cercherò almeno di tornare al peso dell'inizio della scommessa!
Tra poco ci sarà la prova costume e devo farcela! Qualcuno conosce una buona dieta?